Comitato Nazionale Biancofiore del Canada.
Su segnalazione di un gruppo di sostenitori del CCD, l`allora presidente del CCD, Onorevole Pier Ferdinando Casini ( ora presidente della Camera), nomino` Commissario per il Canada il giornalista Vittorio Coco.
Oggi esiste un Comitato Nazionale capeggiato dal presidente Ignazio Gatto, il quale si avvale di preziossimi collaboratori.
Alla presidenza del consiglio di amministazione ( con mansioni organizzative) e` stato chiamato il cav. Angelo Balsamo, imprenditore a capo di TCN Colorlab, una azienda con oltre 740 dipendenti, in Canada e Stati Uniti d`America.
News ITALIA PRESS - N° 172, Anno VIII, del 10/9/01
COMPLETATO IL QUADRO DIRIGENZIALE CCD CANADA
(News ITALIA PRESS) Alla presenza di esponenti della comunità italiana in Canada, Vittorio Coco, già Commissario per il Canada del CCD (Centro Cristiano Democratici) ha presieduto recentemente all’insediamento dei dirigenti e cariche operative del Comitato Nazionale del Biancofiore in Canada. Su suggerimento dei presenti, alla Presidenza del Consiglio di amministrazione del neo Comitato Nazionale è stato proposto il Cav. Angelo Balsamo, già presidente della Confederazione delle associazioni Siciliane in Ontario. Nell’accettare la nomina di “Chairman”, il cavaliere si è detto molto onorato e pronto alla grande sfida: “Sono consapevole del grande lavoro che abbiamo di fronte a noi; sono altresì convinto che per combattere la grande ondata di sinistra in Nordamerica, dobbiamo rimboccarci le maniche e riportare all’ovile i tanti amici del Biancofiore. Il nostro programma è molto semplice - ha aggiunto Balsamo - insieme al presidente Gatto, il segretario politico Coco e i nostri consiglieri inizieremo una campagna di tesseramento in tutto il territorio canadese”. Dal canto suo il neo eletto presidente Ignazio Gatto ha detto: “Con i miei dirigenti (uomini e donne di spicco della nostra comunità) ho in programma di visitare tutte le comunità italiane sparse nel territorio canadese e portare loro il messaggio del nostro partito. A loro parlerò - ha sottolineato Gatto – dell’equilibrio e della moderazione, dei nostri valori cristiani e delle nostre aspirazioni alle prossime elezioni politiche in Italia. Sono certo - ha concluso, il presidente - di poter senza tema di smentita dire al presidente nazionale a Roma, Onorevole Follini che il Comitato Nazionale in Canada (il primo del partito dei cristiani democratici, al di fuori dell'Italia) è pronto alla grande sfida”. “Questa squadra che siamo riusciti a mettere insieme - ha detto il segretario politico del Comitato Canada, Vittorio Coco - mi convince sempre di più che l’allora presidente del CCD, On. Pier Ferdinando Casini (oggi presidente della Camera), su suggerimento di alcuni esponenti del nostro partito, mi conferì la nomina di Commissario per il Canada fece la cosa più saggia: cioè l'inizio di un discorso di recupero dei nostri elettori che vivono all’estero, che per molte ragioni, sono ancora oggi legati allo Scudo Crociato”. “Sin dall'inizio abbiamo lavorato con umiltà alla creazione del Comitato con uomini e donne vicinissime ai nostri ideali. Oggi, ha detto il giornalista Coco - posso dire con certezza che questo gruppo riuscirà a portare moltissimi voti al nostro partito”.Tra le iniziative intraprese, l'inaugurazione del sito ufficiale internet del Comitato, www.ccdcanada.ca una serata per raccogliere fondi e l'invito ufficiale al sottosegretario agli esteri on. Mario Baccini di visitare la comunità italocanadese prima dello scadere del 2001. Proprio in questi giorni il segretario politico Coco si trova a Formia (invitato alla Festa dei cristiano democratici) per definire gli accordi con il sottosegretario Baccini.
Alla festa dei Cristiani Democratici a Formia
Tutti d'accordo per un grande partito di Centro
FORMIA (Latina) - (LoSpecchio) Alla festa del CCD-CDU alla quale hanno preso parte il vice-primo ministro Gianfranco Fini, il presidente della Regione Sicilia Cuffaro , il presidente del CCD Marco Follini, il segretario CDU Rocco Buttiglione e i massimi esponenti del Biancofiore . La frase ricorrente dei dirigenti fondere i dei due simboli e creare un grande partito centrista: i Democratici Cristiani del terzo millennio.
Alle quattro giornate di Formia vi ha preso parte anche Vittorio Coco segretario politico del Comitato Nazionale Biancofiore Canada.
“ E' la prima volta che ho preso parte ufficialmente a un convegno politico in Italia e devo confessare - ha detto il giornalista Coco - non e' stato soltanto un momento per incontrare i massimi dirigenti del mio partito, e' stato soprattutto un incontro per portare il messaggio ed esporre le problematiche dei cristiani democratici residenti in Canada all'attenzione dei vertici di Roma “.
Nell'incontro avuto con il sottosegretario agli esteri On. Mario Baccini e con il presidente del CCd On. Follini, il segretario politico del Comitato Nazionale in Canada, ha espresso la sua preoccupazione per il propagarsi delle forze della sinistra in seno alle istituzioni italiane in Canada (vedi Comites e CGIE).
“Non e' colpa della sinistra - ha fatto sapere Coco - se loro sono piu' organizzati di noi, ma e' altrettanto vero - ha aggiunto il segretario- d'ora in poi dobbiamo essere piu' vigilanti nell'eleggere soggetti ai vertici delle nostre istituzioni all'estero”.
Come si ricordera' in passato quelli della sinistra hanno fatto il bello e il cattivo, andando a
ricoprire posti chiave con delle mosse a volte poco chiare.
“ Il tempo delle vacche grasse è finito” -ha fatto sapere Coco - ai loro interlocutori riunitosi a Formia per festeggiare la Festa della Vela. “D'ora in poi - con il vostro contributo e sostegno cercheremo di arginare e possibilmente frenare l'ondata di sinistra in Canada”.
Per Coco e' stata l'occasione giusta per dare il suo contributo politico alla Festa della Vela.
Il presidente del CCD On. Marco Follini, si e' congratulato con i dirigenti del Canada augurandosi di poterli incontrare al piu' presto possibile. A conclusione dei lavori Vittorio Coco ha esteso formalmente invito al sottosegretario agli esteri On. Mario Baccini di partecipare alla festa del Comitato Nazionale del Biancofiore in Canada in programma nell`aprile del 2002.
SARANNO FAMOSI
Toronto (La Gente d`Italia) Il voto agli italiani all'estero non è ancora stato approvato definitivamente, ma c'è già chi in Canada annuncia pubblicamente la propria candidatura alla radio o in tv, ma soprattutto tanti che "sotto sotto" ci stanno facendo un pensierino.
Il fenomeno è stato scatenato soprattutto da ciò che prevede l'articolo 8 della legge sul voto: i candidati nelle circoscrizioni dedicate agli italiani nel mondo dovranno essere esclusivamente residenti all'estero. E' stata così eliminata tutta la possibile concorrenza dei politici italiani.
Ma quanti potranno essere gli eletti in Canada? Nessuno nella peggiore ipotesi, due deputati ed un senatore nelle più rosee delle previsioni. Le analisi finora effettuate sono contrastanti. La circoscrizione, a cui il Canada appartiene, comprende, oltre ai paesi dell'America Centrale (che non spaventano in relazione all'esiguo numero di connazionali), gli Stati Uniti. Gli Usa sono il solito gigante con cui dobbiamo fare i conti. Gli italiani con il diritto di voto negli States sono dieci volte più numerosi. D'altra parte quello che potrebbe giocare a favore dei candidati italocanadesi è la concentrazione della comunità Italiana in ristrette aree geografiche (il Sud Ontario e Montréal).
Ciò, oltre a facilitare la campagna elettorale potrebbe evitare la dispersione di voti su molti candidati. Ma questo aspetto è tutto da vedere, si prevede infatti che siano in tanti a voler entrare nella mischia e che gli accordi tra i nostri connazionali (soprattutto quando si parla di politica) sono più che mai difficili da raggiungere. Più avanti riportiamo un elenco In cui sono menzionati e analizzate le chance dl successo di venti personaggi della nostra comunità che hanno apertamente dichiarato di voler prendere parte alla competizione elettorale, ma anche di potenziali candidati che finora sono rimasti nell'ombra. Una lista di persone che si sono date da fare nell'ambito della comunità, che hanno una certa popolarità o penomeno visibilità. Politici, ma anche professionisti ed imprenditori.
Vista la lontananza che intercorre per le prossime elezioni in Italia si potrebbe considerare questa inchiesta come "fantapolitica ", ma è noto che statisticamente in Italia, nonostante l'attuale governo non sembra aver alcun problema nell'andare avanti fino a fine del mandato, si è sempre votato spesso, molto spesso. Simpatizzanti o apertamente schierati con il centrodestra.
VITTORIO COCO: laziale di Roccagorga, classe 1940, è arrivato in Canada nel 1959. Conduce da anni un programma radiofonico di tre ore giornaliere presso la stazione Chin di Torònto. E' proprio la popolarità raggiunta con questo spazio la sua arma vincente. E' stato il primo italocanadese a dichiarare pubblicamente l'intenzione di candidarsi. Da quel momento Coco ha iniziato (nonostante gli anni che ancora ci separano dalle elezioni). la sua lunghissima campagna elettorale. L'11 gennaio scorso ha fondato il CCD Canada. Vanta l'amicizia con il presidente della Camera dei Deputati Pierferdinando Casini e con il sottosegretario agli Esteri Mario Baccini. Da rilevare anche che si avvale dell'aiuto del fratello, Domenico Coco, dirigente provinciale del CCD di Latina. Oltre ai consensi che potrebbero arrivare dagli ascoltatori del suo programma radiofonico, Coco potrebbe attingere ai voti dei suoi corregionali essendo presidente della Confederazione delle Associazioni e Club Laziali del Canada
Toronto: forum dei Ds e prima festa del Ccd
Massimo Brutti e Pietro Folena al Columbus Center
Vittorio Coco al Veneto Center
Toronto- (La Gente d`Italia) - Le prospettive e le opportunità derivanti da una corretta applicazione della legge sul voto degli italiani all'estero, i problemi riguardanti la previdenza, l'assegno sociale, le esigenze delle giovani generazioni, la diffusione della cultura italiana, Rai International in Canada, tanti i temi sul piatto affrontati a Toronto in due eventi politici concomitanti: il Forum della Sinistra Democratica per gli Italiani nel Mondo e la Prima Festa del CCD Canada.
Stessi argomenti di discussione, differenti approcci e risposte, soprattutto su quelli che sono stati i temi più caldi: informazione e riapertura dei termini per il riottenimento della cittadinanza italiana.
Il primo appuntamento ha avuto luogo in una sala gremita del Columbus Center. Qui la comunità di Toronto ha avuto la possibilità di incontrare la delegazione proveniente da Roma composta dal senatore Massino Brutti, e l'onorevole Pietro Folena del gruppo Parlamentare Ds-Ulivo e il prof. Norberto Lombardi che coordina il Forum degli Italiani nel Mondo.
A far da padrone di casa c'era il vicesegreatario del C.G.I.E. Gino Bucchino.
Il senatore Brutti ha spiega subito il significato della visita:"Vuole essere un'occasione per conoscere direttamente la comunità italiana in Canada, conoscerne i problemi e le esigenze. Il Forum, un momento di confronto. Devo dire - ha precisato Brutti- che sono stato colpito nel vedere cosa è diventata la comunità italiana in Canada. Molte famiglie venivano qui negli anni '50 ed erano famiglie di lavoratori, venivano perchè non trovavano lavoro in Italia.Oggi la collocazione sociale di gran parte di quelle famiglie è cambiata e molti italiani che vengono da quella emigrazione sono ora protagonisti della vita di questa terra e molti di loro sono esponenti di vertice delle classi dirigenti del Canada. Sarebbe utile per l'Italia conoscere meglio il prodotto delle attività del lavoro di questa come quella di altre comunità italiane nel mondo. Per i DS questo è possibile attraverso una informazione corretta, piena ed esaustiva che sia a doppio senso".
Folena ha parlato del bisogno di creare spazi nei media italiani per l'informazione di ritorno, ma, d'altro canto, si è detto contrario a programmi televisivi totalmente incentrati sugli italiani all'estero.
Per quanto riguarda l'annoso problema di Rai International in Canada (la televisione di Stato ancora non ha regolare licenza di trasmettere il canale internazionale 24 ore ed è costretta così ad affidarsi ad una emittente privata canadese che diffonde solo parte della programmazione) dal Forum è scaturito l'impegno a spingere affinchè il governo assuma tutte le determinazioni necessarie per far si che il consiglio di amministrazione della RAI affronti finalmente questo problema.
Durante il dibattito, che ha vissuto momenti di viva partecipazione, vi sono state anche le rimostranze di alcuni connazionali che, nonostante nati in Italia, sono ancora privi del passaporto. Da parte loro vi era l'amarezza di essere esclusi dal diritto di poter votare i loro rappresentanti alle prossime elezioni. La richiesta era chiaramente quella di un impegno per riaprire i termini per il riottenimento della cittadinanza. "Farlo adesso, in questa fase - ha spiegato il senatore Brutti - significherebbe rendere molto più difficile l'adeguamento degli elenchi e l'organizzazione del voto per il 2006. Non escludo che vi possa essere una revisione per quanto riguarda il riconoscimento della cittadinanza, come è stato fatto negli anni passati, ma vorrei intanto scavalcare la scadenza delle prossime elezioni".
Alla stessa richiesta è intervenuto con argomentazioni opposte Vittorio Coco, segretario politico del CCD Canada, durante la prima Festa dei Cristani Democratici tenutasi al Veneto Center di Toronto: "Speriamo che i termini si riaprino immediatamente. Quando in passato ci fu la possibilità, tanti nostri connazionali ci capirono pochissimo. Non si fece una adeguata campagna di informazione. Molti non ebbero neanche il tempo di pensare, ed i termini a disposizione per inoltrare la domanda scadde. A non riaprire i termini per il riconoscimento della cittadinanza italiana si rischia un forte astensionismo".
Altro nodo centrale di discussione è stata la proposta fatta dal Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, che prevede di risolvere il problema della mancanza del plenum alla Camera facendo votare al più presto i dodici deputati della circoscrizione estero. Folena ha parlato di "proposta molto improvvisata", spiegando che "se noi chiamassimo gli italiani all'estero a votare senza aver completato il lavoro per quanto riguarda gli elenchi, e per quanto riguarda il lavoro nelle strutture consolari, senza aver preparato il terreno che stiamo preparando, potremo persino rischiare di trovarci con una bassa partecipazione e quindi con un danno per l'obiettivo che vogliamo realizzare. E poi ci vorrebbero delle riforme in Parlamento che hanno bisogno di tempo e ci potrebbero portare oltre la stessa scadenza delle elezioni politiche".
Si è detto invece pienamente d'accordo con la proposta di Tremaglia Vittorio Coco. "E' vero che siamo ancora indietro con la definizione degli elenchi - ha spiegato - e che sarebbe anche necessario un provvedimento legislativo costituzionale. Sono sicuro però che, se ci fosse la volontà politica di maggioranza e opposizione, tutto potrebbe essere risolto in un anno. In fondo, stando alla Costituzione, noi avremmo dovuto già votare durante la scorsa legislatura."
Altro momento di concitazione al Forum della Sinistra si è verificato quando alcuni partecipanti hanno tirano in ballo il tema dell'informazione locale.
"Se Berlusconi ha monopolizzato l'informazione in Italia, qui in Canada non siamo messi meglio… Dovete fare qualcosa", si è sfogato un partecipante rivolgendosi alla delegazione dei DS. Il dito è puntato su Chin Radio, l'emittente più ascoltata dagli italiani in Canada, che ogni mattina, ha nel palinsesto un programma condotto proprio da Vittorio Coco. Alla festa del CCD le critiche all'informazione prendevano invece tutt'altra direzione. Sotto i riflettori c'era l'unico quotidiano in lingua italiana in Canada,"Il Corriere Canadese", che, nonostante fosse presente tra gli sponsor della serata, è considerato da molti un "media" schierato con il centrosinistra e che, tra l'altro, esce nelle edicole con "La Repubblica" come "panino".
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